L’Arte non ha sbarre
La street art al servizio dei diritti umani e della libertà con Jorit, Moby Dick e Barbara Oizmud
Arte, formazione e co-progettazione con le ragazze della Casa Circondariale di Rebibbia
Portare l’arte e la cultura in quei luoghi in cui donne e uomini, seppur privati della temporanea libertà, possano, attraverso la formazione, crescere dal punto di vista personale e artistico, a sottolineare come nessuna sbarra possa mai fermare la forza dell’ingegno di una creazione artistica.
È questo l’obiettivo di Disegna le tue idee – L’Arte non ha Sbarre, il progetto vincitore del bando Vitamina G della Regione Lazio – coordinato da Oriana Rizzuto e realizzato dall’associazione giovanile LiberaMente presieduta dall’attivista Leonardo Maria Ruggeri Masini – inserito all’interno della prestigiosa cornice della Biennale MArteLive, il festival multidisciplinare diffuso europeo che apre i battenti il 15 ottobre a Roma.
Portare l’arte all’interno del carcere attraverso laboratori, confronti, lezioni pratiche e sviluppo di nuove idee creative è stato pertanto il primo vero obiettivo del progetto, vincitore del bando Vitamina G della Regione Lazio e patrocinato dal Garante dei Detenuti del Lazio; nella sezione femminile della Casa Circondariale di Rebibbia, dunque, nel corso di otto mesi di incontri, gli artisti Moby Dick e Barbara Oizmud hanno tenuto laboratori per le detenute, che si sono cimentate in numerose tecniche e nuovi modi di esprimersi attraverso l’arte.
A completamento di questo percorso didattico e umano, dal 10 al 25 ottobre questi due artisti ricreeranno, sia all’interno che all’esterno del carcere, in linea con il loro rispettivo stile espressivo e in collaborazione con le ragazze della Casa Circondariale di Rebibbia, i bozzetti ispirati ai pensieri, ai disegni e ai lavori eseguiti nel corso dei laboratori da queste donne, a sottolineare come le loro idee avranno vita al di fuori e le aspetteranno una volta scontata la propria pena detentiva.
Parallelamente, il rinomato street artist Jorit si cimenterà con un’opera su un muro del quartiere del Quarticciolo (in collaborazione con il Comitato di quartiere e gli abitanti), dedicato a una donna simbolo di lotta per i diritti dei più deboli: la politica, sociologa e attivista brasiliana Marielle Franco, assassinata da sicari proprio per il suo attivismo politico.
A unire le tre opere murarie sarà, dunque, il tema dei diritti umani, e in particolar modo delle donne, all’insegna del rispetto della persona, dell’autodeterminazione e della libertà, tematiche centrali e profondamente coinvolgenti, affrontate nel corso dei laboratori partendo proprio dalle esperienze dirette delle detenute.
Il progetto Disegna le tue idee – L’Arte non ha Sbarre è stato promosso nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio col sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, offerente un modello di co-progettazione tra istituzioni, magistratura della pena e terzo settore al fine di programmare politiche rieducative dei detenuti basate sul vettore dell’espressione culturale.
Esso, dunque, punta ad abbracciare la funzione rieducativa della pena, inserendosi nell’ambito della progettazione, esecuzione e monitoraggio delle politiche e delle attività rieducative riservate ai detenuti, mettendo in luce opportunità e criticità dell’attuale sistema penitenziario italiano. Il progetto, inoltre, intende unire la valorizzazione della persona allo sviluppo della sua autonomia, coerentemente con la vocazione dell’art. 27 della Costituzione, nella direzione di un reinserimento sociale.
La premessa che ispira L’arte non ha sbarre, pertanto, è che dimensione culturale e dimensione sociale siano legate a doppio filo e possano esercitare un impatto positivo sulla vita degli individui e delle comunità.
Il progetto L’Arte non ha sbarre è un percorso di arte ed educazione artistica con le detenute della casa circondariale di Rebibbia, ed è inserito nel cartellone della Biennale MArteLive con il coordinamento di Oriana Rizzuto e le ScuderieMArteLive, curatrice di progetti culturali legati alla street art e ai diritti umani per MArteSocial.